L’Intelligenza Artificiale può vedere, pensare e agire?

4 min

Il ragionamento critico, l’abilità di argomentare le risposte e la creatività sono facoltà umane che necessitano di un approccio cognitivo. Possiamo ritrovare queste capacità nell’Intelligenza Artificiale? Attualmente no, ma grazie alle tecnologie, ai software e agli algoritmi, possiamo potenziare le nostre abilità e ridurre il carico di lavoro quotidiano. Ecco come l’intelligenza Artificiale può vedere, pensare e agire.

Vuoi ascoltare l’audio dell’articolo? Clicca play ⇓

Letto da: Linda Grasso

La razionalità dell’Intelligenza Artificiale

Le parole, il pensiero e l’azione sono concetti che, nell’Intelligenza Artificiale, appartengono alla sfera razionale più che a quella emotiva. Quando parliamo di sistema probabilistico dobbiamo immaginare un software che, così programmato, possa essere in grado di interpretare le nostre emozioni. Ma i sentimenti non si possono tradurre in bit e byte. E allora a cosa ci riferiamo quando utilizziamo parole così simili alle abilità umane? La risposta la troviamo nell’infografica.

I sensi dell'Intelligenza Artificiale

Le abilità dell’Intelligenza Artificiale

L’abilità del sentire

L’IA può ascoltare e rispondere utilizzando il nostro linguaggio? Sì grazie a software in grado di comprendere il linguaggio naturale e alle tecnologie che permettono la registrazione di suoni. Questo però non significa che sarà in grado di fornirci risposte diverse da quelle inserite nella programmazione del software.

Ecco un esempio. Alexa, l’assistente vocale virtuale di Amazon, contiene un software dotato di IA in grado di fornire risposte preimpostate, fare ricerche online e leggere testi nella lingua scelta. Se l’utente fa domande simili, Alexa potrà dare un numero di risposte diverse ma pur sempre limitato perché dipenderanno dalle variabili scelte in fase di programmazione.

L’abilità del vedere

E ancora. L’IA può vedere? Dipende. La possibilità di registrare immagini e di trasformare uno spazio fisico in digitale è l’aspetto virtuale più simile alla vista umana. Queste abilità rientrano nella computer vision e si applicano attraverso tecnologie come la videosorveglianza.

Infatti, se vogliamo essere avvisati nel caso di un’intrusione sospetta, la semplice registrazione non basta. Neanche un allarme che si attiva ad ogni movimento può esserci d’aiuto in quanto genera falsi allarmi. Con l’IA, invece, le reti neurali rilevano i movimenti dell’ambiente circostante e creano modelli che identificano il pericolo. Questi, utilizzati come filtri, permettono di distinguere i movimenti umani da altri spostamenti irrilevanti. La stessa tecnologia, installata nei boschi e nelle foreste, sta salvando flora e fauna grazie alle telecamere che rilevano il fumo e fanno scattare l’allarme.

Iscriviti alla nostra newsletter

L’abilità del pensare

Come l’Intelligenza Artificiale emula il pensiero umano? Attraverso le reti neurali e l’utilizzo di algoritmi tipici del deep learning. Tuttavia, siamo ancora lontani dall’ottenere un risultato complesso come quello frutto del ragionamento umano.

Lo sviluppo del pensiero critico è una delle facoltà umane più complesse perché implica la consapevolezza di sé e del mondo circostante. Il ragionamento, infatti, è un processo che va al di là della percezione sensibile e dei limiti spazio-temporali. Tradurre ciò in dati non è semplice. 

Ecco un esempio legato a un’attività concreta. Immaginiamo che il capo di un’azienda voglia monitorare la giornata lavorativa di un suo dipendente per capire come migliorare le performance aziendali. Per farlo utilizzerà dei software di Time Sheet che sfruttano l’Intelligenza Artificiale e al tempo stesso chiederà al dipendente di prendere nota personalmente delle attività e dei tempi. Al termine della giornata convocherà il dipendente e gli chiederà un resoconto orale. In quel momento, il capo avrà due output: il report del software e il resoconto del dipendente. Dal raffronto delle due versioni appariranno delle differenze. Perché? Semplice, perché i dati raccolti descrivono solo le azioni e i tempi e non contengono il valore aggiunto dell’interpretazione e dell’analisi cognitiva. Invece, il resoconto commentato del dipendente è costruttivo perché esprime un punto di vista basato sull’esperienza, delle supposizioni e quindi un ragionamento critico.

Il ragionamento simulato dall’Intelligenza Artificiale funziona come il pensiero deduttivo introdotto da Aristotele:
“Tutti gli uomini sono mortali, Socrate è un uomo, quindi Socrate è mortale”

In questa frase si partirà da premesse vere e da regole vere e si otterrà un risultato corretto. Nel caso dell’IA se inserisco dati verificati e addestro correttamente il software otterrò dei risultati esatti. 

L’IA si basa su un sistema probabilistico e un modello computazionale. Senza l’inserimento di un’enorme mole di dati e senza un adeguato addestramento, l’IA non sarebbe in grado di scegliere la decisione migliore tra le varie proposte.

Posso quindi utilizzare l’IA per simulare le seguenti attività cognitive:

  • Programmare o pianificare azioni come quelle della gestione e manutenzione dei macchinari.
  • Rappresentare graficamente i dati frutto di ragionamenti semplici. L’analisi dei dati attuata dal reparto marketing con software specifici è un esempio perfetto di come con l’IA si ottimizzano tempi e risorse.

L'Intelligenza Artificiale può vedere, sentire e agire simulando le capacità umane ma solo fino ad certo punto. Condividi il Tweet

L’abilità dell’agire

Cosa fa concretamente l’Intelligenza Artificiale? Nelle aziende, l’unione di Intelligenza Artificiale e Robotic Process Automation (RPA) genera un cambiamento radicale in quanto migliora l’efficienza dei processi, ottimizza tempi e risorse e riduce i rischi di errori umani.

Il risultato delle azioni richieste ad un software dotato di Intelligenza Artificiale possono essere di tipo:

  • descrittivo: scannerizza ed elenca una serie di azioni, documenti e/o dati in generale;
  • predittivo: prevede quello che potrebbe succedere in un lasso di tempo medio – lungo sulla base dei dati che analizza;
  • prescrittivo: partendo da modelli standard relativi all’attività che voglio analizzare il software può dirti cosa si potrebbe ancora fare per migliorare le performance.

Digitalizzare l’intero sistema aziendale con l’utilizzo di programmi che sfruttano l’automazione e l’IA permette, ad esempio, di:

  • ottenere un’interazione costante tra i reparti che lavorano sullo stesso processo ma in fasi differenti;
  • automatizzare le attività che richiedevano risorse dedicate e tempi elevati, oltre al rischio di commettere errori nelle ripetizioni;
  • ottenere le risposte date dall’elaborazione di enormi quantità di dati complessi da gestire.

Nell’era della Digital Transformation è importante conoscere le potenzialità che l’IA e l’automazione offrono senza confonderli con la potenza delle capacità umane di sentire, agire e pensare. Il suggerimento è quello di guardare al digitale come ad un insieme di strumenti indispensabili per accrescere il business e potenziare ulteriormente le nostre capacità cognitive.

Quanto è stato utile questo articolo?

Clicca la lampadina per votare!