Lo sviluppo sostenibile ha come obiettivo la soddisfazione dei bisogni attuali senza compromettere le possibilità delle generazioni future. Per raggiungerlo è importante armonizzare tre elementi fondamentali: la crescita economica, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente. Uno sforzo che genererà importanti benefici per le organizzazioni che decidono di intraprendere una trasformazione sostenibile. Ecco i 4 vantaggi principali di una Governance sostenibile.
Vuoi ascoltare l’audio dell’articolo? Clicca play ⇓
Letto da: Linda Grasso
Lo sviluppo ecosostenibile dell’ambiente
La Commissione Europea, nell’ Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Agenda 2030), affronta le tematiche legate all’ambiente e ai cambiamenti climatici ma non solo. I 17 obiettivi da realizzare inglobano anche le disuguaglianze economiche e di genere e, in merito alle aziende, delinea dei modelli sostenibili di produzione e di consumo. Un piano tanto articolato serve a sollecitare negli imprenditori il senso di responsabilità degli imprenditori che oggi è sempre più apprezzato dai clienti. Si parla infatti di Corporate Social Responsibility (CSR) ovvero la scelta volontaria di agire nel rispetto sociale e dell’ambiente. Questo è un valore che pesa sempre più sulla reputazione delle imprese.
Oggi, quando un’azienda sceglie di investire in progetti green può farlo pensando al mero ritorno economico o ispirandosi ai criteri ESG (Environmental, Social e Governance). La crescita, nella seconda ipotesi, non sarà solo monetaria ma anche valoriale. Eppure, nonostante si parli tanto di emergenze ambientali, le percentuali di aziende che decidono di agire per dare il loro contributo alla sostenibilità sono ancora poche.
Una ricerca prodotta da Capgemini evidenzia proprio questa resistenza. Nel report “Digital Mastery – How organizations have progressed in their digital transformations over the past two years” si è visto che, a distanza di due anni, la percentuale di incremento in azioni sostenibili è ancora bassa rispetto ai benefici che tale scelta genererebbe.
L’Ambiente, la Società e il Governo: i tre aspetti della sostenibilità
Se pensiamo ai cambiamenti ambientali di questi ultimi anni, le prime iniziative di trasformazione sostenibile che vengono in mente sono spesso legate alla green economy: dai progetti di efficientamento energetico delle fabbriche e dei processi; alla riduzione dell’impatto ambientale e alla diminuzione delle emissioni. Un contesto vasto ma riduttivo.
La maggior parte dei processi aziendali generano effetti che, in alcuni casi, possono riflettersi sulla società e in particolare sulle persone. Ad esempio, la decisione di un imprenditore di trasferire un ramo aziendale in un’altra nazione avrà ripercussioni sociali sulle famiglie dei dipendenti. O ancora, l’apertura di un’impresa genererà un impatto sociale e ambientale su tutto il territorio circostante. Oggi è importante prestare attenzione anche ai rapporti sociali interni ed esterni dell’azienda. Se un’impresa è attenta alla cura dei suoi dipendenti e, oltre al raggiungimento degli obiettivi, pensa anche a mostrare loro gratitudine, avrà un minore turnover dei talenti. Inoltre, grazie ai Social Network, la riconoscenza pubblica dei dipendenti attraverso i post si traduce spesso anche con un ritorno d’immagine per l’azienda. Oltre a questi esempi, nel criterio sociale rientrano anche i temi come l’inclusività, la diversità di genere e di appartenenza territoriale.
Arrivati a questo punto è lecito chiedersi: Come può un’impresa generare valore su lungo termine? Ed ecco che entriamo nella zona della Governance. Nella fase strategica, di definizione degli obiettivi e dei valori aziendali, dovranno essere valutate anche le azioni sostenibili che si vogliono intraprendere. Le aziende che davvero vogliono investire in processi green inseriranno, nel piano d’impresa, obiettivi reali di sostenibilità. Un’azienda responsabile e impegnata nel raggiungimento del benessere ambientale, sociale ed economico potrà pubblicare l’aumento di valore generato. Tale pubblicazione aumenterà la probabilità di essere contattati da investitori interessati a collaborare. Dal dialogo potranno nascere strategie di crescita sostenibile.
I 4 vantaggi principali di una trasformazione sostenibile
I 4 principali vantaggi di una trasformazione sostenibile per le organizzazioni che vogliono far crescere i loro valori. Condividi il Tweet
I talenti restano in azienda
Condividere gli obiettivi di una gestione sostenibile significa coinvolgere i dipendenti in un percorso di rispetto verso il contesto esterno ed interno in cui operano. Le risorse sono il riflesso di un’organizzazione attenta e responsabile. Un’azienda che agisce nel rispetto dell’ambiente e delle persone genera orgoglio e stima nei dipendenti, che sentono di lavorare per un duplice scopo: migliorare il mondo in cui vivono e ottenere un compenso economico. Ci sono casi in cui lo stipendio non basta a motivare una risorsa. Infatti, può succedere che un dipendente accetti un lavoro meno vantaggioso economicamente ma con un livello di stress più contenuto. Infine, non bisogna mai dimenticare che i collaboratori sono i primi promotori dell’azienda.
Migliorano le relazioni con i clienti
Che siano stakeholder, partner o clienti finali, gli acquirenti di un prodotto o servizio, se possono scegliere tra un’azienda green rispetto ad una tradizionale, opteranno sempre per l’organizzazione sostenibile. Questo giustifica la voglia, da parte delle aziende, di certificarsi per esporre il bollino che ne riconosce i meriti.
Lo standard internazionale SA 8000 (Social Accountability), ad esempio, certifica che l’impresa; è attenta alla salute e alla sicurezza dei dipendenti; non permette il lavoro minorile; ha adeguato gli orari di lavoro agli standard ammessi; e che il salario rispetta i livelli di responsabilità sociale richiesti dalla norma. Con queste premesse, i dipendenti sono contenti di lavorarci e gli acquirenti di ottenere un prodotto/servizio sostenibile.
Aumentano le capacità di innovazione
La sostenibilità spalanca le porte all’accesso ai fondi Europei, aumentano le opportunità di assegnazione e la possibilità di partecipare a bandi dedicati all’eco-innovazione. Una sorta di riconoscimento per le organizzazioni particolarmente meritevoli. Un esempio è Life+ , uno strumento finanziario di sostegno per le aziende che attuano le linee guida fornite dalla normativa europea in materia di ambiente e clima. Come questa ci sono tante altre forme di sovvenzionamento che premiano i progetti integrati. Si tratta di progetti che mirano al raggiungimento di obiettivi sostenibili i cui benefici partono dal livello regionale e possono raggiungere anche quello transnazionale. Ricevere fondi europei significa poterli rinvestire in tecnologie innovative ottimizzando i processi e rendendo più agile l’azienda.
Diminuiscono i costi e i rischi aziendali
La sostenibilità è un concetto che può essere attribuito ad ogni azione, processo o ramo aziendale. In caso di rischio aziendale la sua applicazione prende il nome di SERM (Sustainable Enterprise Risk Management). Cosa si intende? Che non si valutano solo i rischi economico-finanziari ma anche quelli legati alle attività di incremento del valore aziendale. In questo ambito, rientrano alla perfezione i criteri ESG elencati prima e che ora assumono il ruolo di base giuridica su cui poggia la sostenibilità degli investimenti. Integrare quindi tra gli elementi di misurazione delle performance aziendali anche i criteri ESG significa diminuire i costi e i rischi aziendali con effetti più evidenti su lungo periodo.