IIoT e IoT: le connessioni che migliorano i processi industriali e la vita privata

4 min

L’Internet of Things (IoT) è un paradigma che racchiude le interazioni che avvengono tra gli oggetti e le persone nella vita professionale e in quella privata. La sua evoluzione sta generando importanti cambiamenti anche nel mondo della produzione industriale. L’Industrial IoT (IIoT) ha permesso alle aziende di digitalizzare i processi, migliorare le prestazioni e aumentare la produttività. Tutto grazie all’interazione tra macchinari e tecnologie evolute come il cloud. Ecco come queste interazioni uomo-macchina possono migliorare la produzione industriale e la vita privata.

Vuoi ascoltare l’audio dell’articolo? Clicca play ⇓

Letto da: Linda Grasso

IoT e IIoT: Il passaggio dalle cose alle industrie

È lecito chiedersi: “Qual è la differenza tra IoT e IIoT? Cambia solo il campo di applicazione?” In un certo senso sì, anzi potremmo dire che l’IIoT è una sottocategoria dell’IoT. L’Internet of Things è un’espressione nata per formalizzare la connessione alla rete di oggetti fisici di uso quotidiano e il conseguente passaggio di informazioni.

Era ovvio che, col passare del tempo e grazie ai risultati ottenuti, il campo di applicazione si sarebbe ampliato. L’industria ha scoperto le potenzialità di questa innovazione quando l’ha relazionata con le altre tecnologie già presenti sul mercato. Infatti, i macchinari connessi traggono benefici dal Cloud, dall’Edge computing, dall’analisi dei dati rilevati e dalle risorse. Questo flusso che migliora la produttività è solo uno dei vantaggi legati all’IIoT.

Oggi, la nostra percezione è che siano tanti gli oggetti già connessi, tra il mercato dei consumer e quello industriale e invece, secondo un’indagine Cisco, mancano all’appello il 99,4% degli oggetti fisici ancora da connettere. Una grande opportunità per chi ha la possibilità di investire in questo settore in crescita.

Come interagiscono tra loro persone e cose

Le interazioni nel mondo dell’IoT possono avvenire tra macchinari connessi, in questo caso si parla di Machine to Machine (M2M), o possono essere le persone, attraverso le applicazioni, a richiedere delle azioni. Sorvolando sugli aspetti teorici e tecnici del caso, è interessante valutare il risvolto applicativo dell’IoT nella vita privata e i benefici che genera nelle fabbriche.

IoT and IIoT

Machine to Machine (M2M): la comunicazione tra gli oggetti

Immaginiamo di stare in auto mentre percorriamo la strada che quotidianamente ci conduce sul luogo di lavoro. Arrivati all’incrocio la macchina si ferma autonomamente perché il semaforo è rosso. Non c’è un intervento umano, non ho messo il piede sul freno né ho attivato la risposta. Questo è un caso di comunicazione tra due dispositivi fisici. Come si può ottenere questo? Con dei sensori che correttamente programmati e connessi interagiscono tra loro.

Discorso analogo vale per lo scambio di informazioni tra i macchinari di una fabbrica. Se lungo la catena di montaggio ho dei macchinari connessi tra loro, posso farli interagire programmando il software di gestione del processo. Ad esempio, posso far sì che quando il macchinario termina il suo lotto avvisa un muletto che preleva il materiale grezzo e lo ricarica. Tutto ciò avviene tramite una comunicazione non fatta di parole ma di numeri.

I vantaggi in entrambi i casi si traducono con un risparmio di tempo e di risorse. Non è necessario, infatti, l’intervento umano e la produzione prosegue fluida e senza interruzioni. L’esempio del semaforo è un’ipotesi futura mentre quello delle fabbriche è già un’opportunità da sfruttare.


L'IIoT è il trasferimento in fabbrica delle dinamiche di interazione e connessione dei dispositivi IoT. Ma siamo sicuri che conosciamo tutte le possibili applicazioni? Condividi il Tweet

Le parole tradotte in linguaggio informatico

Rimettiamoci in macchina ma questa volta, mentre siamo bloccati nel traffico, ci ricordiamo che in serata abbiamo amici a cena. Come fare per cucinare il pollo e risistemare casa? Se abbiamo acquistato dei dispositivi connessi, attraverso l’App del cellulare, possiamo attivare il forno da remoto e programmare il robot aspirapolvere. Così la cena è salva. Gli elettrodomestici smart e la domotica in casa sono applicazioni dell’IoT che migliorano decisamente la nostra vita privata: riducono i consumi, aumentano la sicurezza e ci permettono di ottimizzare i tempi.

Un operaio in fabbrica può trarre lo stesso vantaggio dalla possibilità di comunicare in tempo reale con un macchinario da remoto. Soprattutto quando gli stabilimenti sono ampi e dislocati in punti diversi, avere un’App che ti permette di agire da remoto, attivando o interrompendo dei dispositivi connessi, è fondamentale. In assenza di un’architettura IoT, i tempi di reazione si rallentano notevolmente e il rischio spesso si traduce con un aumento degli scarti di lavorazione.

Poter interagire con le macchine connesse, che siano gli elettrodomestici di casa o i robot industriali, significa poter controllare e gestire i processi senza stare sul posto. Inoltre, poterlo fare in tempo reale, significa ridurre gli sprechi.

Iscriviti alla nostra newsletter

L’interazione delle macchine con le persone

L’esempio della macchina continua ad essere calzante. In questo caso, nel tragitto di rientro a casa si accende una spia che ci avverte di anomalie al motore. A distanza di una decina di minuti ci contatta il meccanico che ha rilevato il guasto e chiede un appuntamento in officina. Tutto questo è possibile grazie all’IoT, e nel caso specifico, alla connessione tra il computer di bordo dell’auto e il software utilizzato in officina. Se ci spostiamo nell’ambiente domestico, i dispositivi per il monitoraggio e la sicurezza dell’appartamento costituiscono un altro vantaggio dell’IoT. Ricevere un messaggio, in caso di intrusione o di fumo in casa, significa poter agire in tempo reale ed evitare danni irreparabili.

Quando parliamo di monitoraggio e sicurezza in fabbrica il discorso diventa ancora più delicato. In questi temi rientrano anche la salute degli operai e il rallentamento della produzione. Avere un macchinario in una catena di produzione che avverte quando il funzionamento si discosta dallo standard significa poter valutare il problema in tempo reale e spesso anche risolverlo da remoto. Se l’errato funzionamento era legato ai materiali utilizzati per la produzione (es: finita la materia prima) con un software o un App la risorsa può procedere con la ricarica. Se invece l’errore è dato da un’anomalia del macchinario la mancata interruzione potrebbe mettere in pericolo la salute di un operaio che si appresta ad utilizzarlo.

I feedback dagli oggetti connessi permettono un’azione rapida e un’ottimizzazione generale dei tempi. Delegando il monitoraggio e il controllo ai dispositivi connessi possiamo ridurre le attività di controllo senza correre rischi sia a casa che a lavoro.

L’IoT e l’IIoT, se integrati in più aspetti della vita privata e lavorativa, possono fare la differenza in termini di tempo risparmiato, efficienza dei processi e ottimizzazione delle risorse.

Quanto è stato utile questo articolo?

Clicca la lampadina per votare!