Le reti 5G costituiscono un altro elemento chiave del viaggio verso la Digital Transformation. Questo perché le potenzialità offerte dalla connessione di nuova generazione abilitano nuove funzioni che vanno oltre i servizi di comunicazione mobile. Così la rapidità dei cambiamenti aziendali sarà supportata da un incremento della velocità di connessione. Ma possiamo ridurre il 5G solo a questo? Assolutamente no, vediamo quali saranno gli effetti della nuova generazione di rete wireless.
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Letto da: Linda Grasso
Cos’è il 5G?
Prima di riflettere sui casi d’uso di una tecnologia è importante aver chiaro di cosa stiamo parlando. L’iperconnettività, il flusso costante dei dati, lo smartworking sono tutte attività che richiedono connessioni superiori a quelle garantite dalle attuali reti wireless. Da qui l’esigenza di andare oltre il 4G e progettare una rete di quinta generazione (5G).
I vantaggi attesi da questa nuova tecnologia riguarderanno l’incremento della velocità, una nuova ampiezza di banda, la riduzione della latenza ma anche la possibilità di supportare un numero maggiore di utenti, servizi e dispositivi. Tali caratteristiche garantiranno un uso più efficiente della rete.
Attualmente, ci troviamo nella fase d’implementazione delle infrastrutture e delle connessioni su scala globale. Secondo il GSMA, un’organizzazione globale che rappresenta gli operatori mobili e le organizzazioni nell’ecosistema mobile, si stima che, nei prossimi anni, una connessione mobile su quattro dovrebbe essere su una rete 5G.
Statista.com ha, inoltre, mostrato che, nell’attuale fase di rollout della tecnologia, la Cina è in testa alla corsa al 5G con il 29% delle connessioni mobili. Segue il Nord America con il 13% di adozione e l’Europa è ancora più indietro con il 4% di tutte le connessioni mobili. Parte di questo rallentamento nell’adozione è dovuto a limiti strutturali e tecnologici che, ancora oggi, non permettono un’accelerata omogenea in tutto il globo.
Le reti 5G miglioreranno la trasmissione dei dati agendo su velocità, grandezza della banda e latenza. Ecco i casi d'uso che sfrutteranno questo enorme potenziale Condividi il Tweet
Come funziona il 5G e quali sono i miglioramenti rispetto al 4G?
Al di là degli aspetti strettamente tecnologici che non affronteremo in questa sede, è interessante approfondire quali saranno gli incrementi di prestazioni e quali i vantaggi dell’adozione di questa nuova tecnologia.
Iniziamo col dire che le reti 5G, per incrementare la velocità di passaggio delle informazioni, sfruttano le “onde millimetriche” (mmwaves), ovvero frequenze dello spettro elettromagnetico più elevate rispetto al 4G. Tale potenza però richiede anche un numero maggiore di antenne in quanto le distanze, per garantire un’alta qualità del segnale, sono minori. Ad esempio, un albero o una parete possono essere un ostacolo al passaggio delle onde radio 5G più veloci ma anche più deboli delle precedenti. Intendiamoci, questo non vuol dire che saremmo circondati da antenne, in quanto i dispositivi progettati saranno decisamente più discreti e inglobati nell’arredo urbano.
Inoltre, si otterrà una velocità di trasmissione maggiore. Infatti, se come previsto, il 5G raggiungerà i 10 Gbps, tale velocità sarà 100 volte maggiore rispetto al 4G standard. Questo si traduce in una maggiore efficienza operativa data dalla velocità ma anche dalla riduzione della latenza, intesa come ritardo strutturale al passaggio dei pacchetti di dati da un punto all’altro della rete.
Casi d’uso del 5G: quali sono i contesti che otterranno maggiori benefici?
Certo, tutto molto interessante, ma nel concreto cosa migliorerà? Il vantaggio maggiore di questa innovazione è nella trasmissione dei dati. Potremmo scaricare e caricare file di grandi dimensioni in pochissimo tempo; ma anche vedere film in streaming ad altissima risoluzione senza rallentamenti dovuti al buffer. Il 5G, come precedentemente detto, potenzialmente potrà raggiungere una velocità di 10 gigabit al secondo.
Inoltre, in un periodo in cui si parla di Metaverso e realtà aumentata e virtuale, le caratteristiche del 5G rappresentano la chiave di accesso a questi mondi che richiedono una connettività decisamente superiore a quella che oggi utilizziamo.
Nel campo industriale, ad esempio, una risorsa dotata di visore per la realtà virtuale, avrà la libertà di muoversi all’interno degli stabilimenti produttivi mantenendo la connessione alla rete 5G e potendo interagire con tutti i dispositivi connessi. Tale opportunità permetterà una manutenzione avanzata, ovvero sarà possibile riparare un guasto a un macchinario sfruttando le competenze di un esperto da remoto. L’operaio, dotato di visore per la realtà aumentata, vedrà in virtuale la sequenza delle azioni che dovrà compiere per riparare il macchinario.
In effetti, velocità, latenza, efficienza, affidabilità e sicurezza sono elementi che potenziano le tecnologie IoT. Possiamo facilmente intuire come il flusso costante delle informazioni tra i sensori e le risorse produttive sarebbe la chiave per un ecosistema integrato che permetterebbe di superare definitivamente la tradizionale struttura a silos delle realtà industriali.
Tutto questa accelera il percorso verso lo Smart Manufacturing, una realtà sempre più vicina grazie a innovazioni come l’Intelligenza Artificiale, l’IoT e l’automazione. Il cambiamento verso le fabbriche intelligenti è già è iniziato con la 4° rivoluzione industriale ma per diffondersi ha bisogno soprattutto di una connettività potenziata. In questi contesti, infatti, la latenza dei dati è un tasto dolente. Una sua riduzione si tradurrebbe con una maggiore efficienza dei processi operativi. Non solo, anche l’analisi predittiva diventerebbe più accurata e i manager potrebbero ottenere informazioni utili ai processi decisionali più rapidamente.