Il Metaverso non è soltanto l’ingresso in mondo virtuale legato all’intrattenimento ma ha delle potenzialità, ancora inesplorate, che potrebbero cambiare le nostre interazioni sociali. Il digitale ci consentirebbe di agire senza intermediari e di ricreare una società in cui poter essere cittadini attivi. Vediamo come.
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Letto da: Linda Grasso
Una nuova società nel Metaverso
Immaginare il Metaverso soltanto come una piattaforma social nella realtà virtuale non ci permette d’intuire il vero cambiamento che potrebbe generare nel nostro ordine sociale, politico ed economico. Incentrato sulla tecnologia blockchain, il Metaverso potrebbe aprire la strada verso una società autonoma decentralizzata. Non sarà uno stato anarchico ma piuttosto un modello che ci permetterebbe di diventare cittadini globali. Potremmo avere una nostra identità digitale e creare economie senza bisogno di intermediari.
Più che un affascinante esperimento d’intelletto, la decentralizzazione è una leva che, se attivata, può dare il via a cambiamenti senza precedenti per la nostra società. In realtà, Mark Zuckerberg ha svelato solo il lato fantascientifico del Metaverso. Un mondo virtuale dove gli utenti possono interagire, giocare e fare esperienze come farebbero nel mondo reale.
Sono tante le discussioni su tale argomento, ma in questo ambito vorrei concentrarmi sulle tecnologie e le innovazioni che sono alla base della nostra svolta post-digitale. Quella che ci porta verso la digitalizzazione dell’identità, della proprietà, delle transazioni e forme reali di “democrazia diretta” – cioè la partecipazione diretta dei cittadini al processo decisionale del governo senza intermediari.
Un futuro senza intermediari: Blockchain e tokenomics
Blockchain agisce come un registro di dati sicuro, decentralizzato e trasparente. Le informazioni che memorizza sono protette dalla crittografia – cioè una stringa unica di numeri che collega i vari blocchi e che è praticamente impossibile da decifrare e da modificare. In questo modo, le transazioni possono essere gestite e controllate direttamente dalle parti e senza l’intervento di intermediari.
Oltre a garantire che i dati nel Metaverso siano affidabili, la Blockchain ci permette anche di eseguire trasferimenti di valore e dà prova della proprietà digitale dei beni. Dopo tutto, queste tecniche crittografiche hanno aperto la strada alle criptovalute.
Grazie agli smart contracts – gli abilitatori dei processi di business per Blockchain – tali innovazioni hanno dato vita a organizzazioni autonome digitalizzate e decentralizzate (DAO). Sebbene nel funzionamento seguano le stesse logiche dei contratti cartacei, gli smart contract sono accordi tra controparti che si eseguono automaticamente. Tali contratti sono pre-programmati e scritti in linee di codice (clicca qui per saperne di più sui contratti intelligenti).
In futuro, nel Metaverso, il ruolo dei cittadini cambierà grazie alla società autonoma decentralizzata (DAS), che permetterà alle organizzazioni di operare in modo autonomo e decentralizzato Condividi il Tweet
Organizzazioni autonome decentralizzate (DAO): l’impresa virtuale
Tecnicamente, lo scopo di una DAO è quello di codificare le regole operative di un’organizzazione in un programma informatico (o smart contract). Tale azione assicura trasparenza ed evita l’intermediazione di un governo centralizzato. A partire da una serie di regole preimpostate, le DAO permettono agli utenti di digitalizzare non solo le transazioni ma anche l’intero funzionamento di un’organizzazione.
Per esempio, in Italia abbiamo il pubblico registro automobilistico (PRA), ovvero un database con tutte le registrazioni, trascrizioni e annotazioni relative a veicoli a motore e rimorchi per trattori. Questo registro è gestito dall’ACI (Automobile Club d’Italia), un organismo ufficiale che mira a garantire il rispetto delle norme stabilite dal legislatore. Dato che i funzionari dell’ACI non hanno il diritto di cambiare le regole – perché tale variazione può essere fatta solo dal legislatore – questo organo agisce esclusivamente da interfaccia tra i cittadini e una banca dati. Questo è un esempio di un’organizzazione il cui unico scopo è quello di agire come garante.
Se i database e le procedure a esso connessi fossero digitalizzati con una DAO, potremmo snellire radicalmente i processi amministrativi. Trasformando le regole legali in clausole degli smart contract, potremmo permettere ai cittadini di interfacciarsi autonomamente. In tal modo migliorerà l’efficienza ed si potrà eliminare la burocrazia associata ai flussi procedurali.
Naturalmente, le DAO non sono state concepite per sostituire semplicemente le agenzie governative e ridurre le scartoffie. Al contrario, il modello DAO ha iniziato a diffondersi in tutto il mondo dopo che una serie d’iniziative private hanno iniziato a fiorire. Personalmente, ho avuto l’onore di essere scelto come advisor di AgriUT – un’organizzazione indipendente e senza scopo di lucro che utilizza le tecnologie per trasformare l’economia agricola dei piccoli proprietari terrieri nelle zone svantaggiate del pianeta.
Creando un ecosistema globale di ricompense – il token AgriUT – i pagamenti sicuri possono fluire senza intermediari. In questo modo, le piccole comunità agricole di tutto il mondo saranno in grado di costruire la loro economia locale collegandosi con i fornitori agricoli, i fornitori di servizi finanziari e gli acquirenti. Le loro transazioni saranno sicure e affidabili grazie alla Blockchain.
La creazione di una Società Autonoma Decentralizzata
Più in generale, potremmo vedere la nascita di una società autonoma decentralizzata (DAS) solo se riusciamo a combinare le DAO in modi che soddisfino i molti bisogni dei cittadini e delle impresa. La DAS è un aggregatore cooperativo e interoperabile di varie organizzazioni decentralizzate e autonome.
A questo punto vi starete chiedendo perché sto parlando di DAO e Blockchain in un articolo che dovrebbe concentrarsi sul Metaverso. Il motivo è semplice: è vero che quest’ultimo sfrutta la realtà virtuale come un nuovo mega videogioco, ma apre anche le porte alla società del futuro, modellata digitalmente e che funziona tramite algoritmi. I dati e la crittografia diventeranno indicatori di fiducia, identità e trasparenza.
Quella che molti visionari definiscono “società post-digitale” sta già prendendo forma. Il Metaverso può essere visto come la porta d’accesso a un gigantesco insieme di algoritmi interconnessi, interoperabili e interdipendenti. Un luogo che ci permetterà di digitalizzare la nostra società e la nostra economia.
Ma quale sarà il nostro guadagno?
A parte connetterci con la realtà virtuale e vivere un’esperienza molto più immersiva di quella consentita oggi dagli smartphone, il vero guadagno è nell’autonomia e nell’indipendenza. Entreremo in scena come attori, piuttosto che come semplici spettatori.
Creator Economy e cittadini globali: il ruolo delle persone
L’accesso al Metaverso ci permetterà di prendere parte alla creator economy, dove potremo entrare in possesso dei beni digitalizzati (Non-fungible Token – NFT); avremo un’identità digitale forte e legalmente riconosciuta; e ci lasceremo alle spalle la burocrazia.
Anche il nostro ruolo di cittadini cambierà. Nel mondo virtuale, non ci saranno confini nazionali e – mentre le strutture gerarchiche e la burocrazia territoriale perderanno il loro potere – ci trasformeremo in cittadini globali con un’etica più cosmopolita. Vivere in un unico mondo interconnesso, interdipendente e senza intermediari porterà con sé una serie di regole, ma queste potranno essere approvate a livello individuale.
Quello che sembra un sogno digitale potrebbe rapidamente trasformarsi in realtà.