Trasformazione Digitale Olistica: come dominare il cambiamento

6 min

– Articolo in partnership con Swiss Re –

C’è un’ottima ragione per cui le persone, al centro della Digital Transformation, privilegino l’idea di un approccio “olistico”, un termine che viene spesso utilizzato nel settore medico. Pravina Ladva e Antonio Grasso spiegano perché un approccio olistico alla digitalizzazione, in settori tradizionali come quello assicurativo, è il modo migliore per ottenere la necessaria rottura dei silos per sviluppare soluzioni adattabili e a prova di futuro. E naturalmente, come nel caso della medicina olistica, questo approccio costringe ad abbandonare i sentieri battuti.

L’approccio olistico alla trasformazione digitale

In medicina, il termine “olistico” racchiude l’idea che il nostro corpo sia un sistema interconnesso e può essere compreso solo guardando all’insieme, piuttosto che alle sue singole parti. Allo stesso modo, adottare un approccio olistico alla Digital Transformation del settore assicurativo ha molto senso, dato che affrontare semplicemente sfide isolate può impedirci di sfruttare al meglio le innovazioni. Quella che sembrerebbe essere una moda potrebbe diventare, invece, un approccio utile per trarre vantaggio dalle nuove tecnologie.

Il punto di vista di Pravina Ladva

Se vado dal medico per un mal di schiena, mi insospettisco se il medico si limita a prescrivermi dei farmaci, prima di chiedermi informazioni sui fattori che possono aver scatenato il dolore, come lo stile di vita che conduco o le mie abitudini quotidiane. Anche se l’assunzione di farmaci richiederebbe uno sforzo minore, la schiena è un sistema complesso di ossa, muscoli e nervi interconnessi. Gli esercizi per rafforzare la schiena e migliorare la postura possono dare risultati a lungo termine.

Questo riflette un approccio sostenibile e “olistico”, che affronta la causa del problema alla radice e non solo i sintomi. Un approccio di questo tipo, nel mondo degli affari, significa considerare tutti i parametri contemporaneamente, invece di osservare un problema alla volta.

Un approccio olistico consente di modificare i modelli di valutazione del rischio

Prendiamo, ad esempio, la nostra suite olistica Automotive & Mobility Solutions. Le auto del futuro saranno connesse, autonome, condivise ed elettriche (questa è la strategia “CASE” che praticamente tutte le case automobilistiche hanno seguito negli ultimi dieci anni). Ecco perché i nostri prodotti sono progettati per consentire agli assicuratori di spostare la valutazione del rischio automobilistico verso una visione olistica che includa il punteggio del veicolo, il punteggio del conducente e i fattori contestuali (l’ambiente circostante il viaggio).

Man mano che i veicoli si evolvono con crescenti funzioni di assistenza alla guida e vanno verso la semi-autonomia e infine la piena autonomia, i punteggi assegnati ai nostri veicoli offrono un supporto agli assicuratori nell’incorporare le nuove funzioni in modo rapido e dinamico nei loro prodotti. La nostra soluzione telematica, basata sull’auto connessa Coloride, sviluppata insieme a Movingdots, consente un monitoraggio continuo del comportamento di guida e del contesto, permettendo agli assicuratori di migliorare la sicurezza dei clienti e l’accuratezza delle sottoscrizioni e dei prezzi.

Pravina Ladva


Pravina Ladva << Un approccio olistico può portare a risultati e soluzioni più sostenibili >>. Condividi il Tweet

Un feedback più rapido e le partnership contribuiscono al successo

Fortunatamente, gli strumenti che accompagnano la digitalizzazione hanno reso molto più semplice la valutazione del comportamento dei consumatori e il loro feedback serve per evolvere e sviluppare iterativamente le soluzioni. Inoltre, l’adozione di un approccio olistico alla Digital Transformation spesso mostra come il coinvolgimento di diversi partner sia un prerequisito per il successo di nuovi modelli di mercato digitale, come l’ecosistema e le piattaforme aziendali. Le piattaforme consentono alle compagnie assicurative di tutto il mondo di unire gli ecosistemi composti da clienti che gestiscono una grande quantità di dati con i partner, fornitori e distributori, esterni al settore assicurativo.

Richiede più tempo, ma è più sostenibile

Una trasformazione olistica non porterà mai a un modello aziendale fisso e rigido, ma piuttosto a un modello in grado di adattarsi al cambiamento e che crea valore attraverso diversi tipi di partnership. Anche se all’inizio può sembrare un processo arduo, come fare esercizi per il mal di schiena invece di prendere farmaci, l’adozione di un approccio olistico può portare a risultati più sostenibili e a soluzioni adattabili ad ambienti aziendali e a comportamenti di clienti in rapida evoluzione.

Il punto di vista di Antonio Grasso

Sebbene il concetto di “olismo” possa essere fatto risalire alla Metafisica di Aristotele (cioè “l’intero è maggiore della somma delle sue parti”), il termine è entrato nel linguaggio comune solo nel 1926, con il libro “Holism and Evolution” dello statista sudafricano Jan Smuts. Al di là delle sue radici filosofiche e politiche, tendo a vedere l’olismo attraverso una lente più moderna.

In base alla mia esperienza, il pensiero olistico e le pratiche aziendali si basano sul raggiungimento di una sinergia funzionale e sulla consapevolezza che le proprietà di un sistema non devono essere create sulla base delle sue singole parti, per quanto distinte o definite possano apparire. Nelle aziende che innovano attraverso mezzi, piattaforme e processi digitali, l’olismo e la sinergia camminano fianco a fianco nella creazione di valore.

Trasformazione Digitale Olistica

I dati avranno un ruolo sempre più importante nel Change Management

Dal punto di vista aziendale, per affrontare – se non abbracciare – una trasformazione digitale, la leadership deve identificare strategicamente gli obiettivi di alto livello e poi diffonderli in tutta l’azienda attraverso progetti specifici. Nel corso del processo, è fondamentale assegnare indicatori chiave di prestazione (KPI) per misurare il cambiamento e correggere la rotta, se necessario.

Incoraggio, per questo, i leader a considerare le loro aziende come un unico insieme organico che richiede un’orchestrazione centrale e una sinergia a livello operativo, e che promuove la cooperazione e la collaborazione di tutte le unità in modo che la performance complessiva sia superiore a quella di ogni singolo esecutore. A tal fine, i dati svolgeranno un ruolo sempre più importante nel Change Management e nelle trasformazioni olistiche.

Il mancato sfruttamento dei dati potrebbe compromettere il destino di un intero processo di trasformazione. Dopo tutto, il valore dei dati non si limita a trarre deduzioni e intuizioni e a supportare il processo decisionale. I dati vengono incorporati nelle istruzioni per l’uso di nuovi algoritmi probabilistici che utilizzano il paradigma dell’Intelligenza Artificiale per eseguire operazioni chiave. Stiamo usando i dataset di addestramento per insegnare al software di intelligenza artificiale come eseguire una funzione; quindi, i dati sono diventati istruzioni per le nuove generazioni di software.

Antonio Grasso


Antonio Grasso <<Incoraggio i leader a considerare le loro aziende come un unico insieme organico che richiede un'orchestrazione centrale>>. Condividi il Tweet

Visione simultanea del “quadro generale” e dei singoli elementi

Una buona data literacy (alfabetizzazione dei dati), se combinata con un’eccellente data governance, può rivelare il “quadro generale” e ogni singolo elemento necessario per supportare una Digital Transformation efficiente ed efficace. A questo proposito, vorrei fare eco alle osservazioni di Pravina sul futuro della valutazione del rischio nell’assicurazione auto. Grazie alla sinergia dei dati relativi a un determinato conducente e alla storia di un veicolo – i suoi dati personali – possiamo determinare non solo ciò che il conducente sta facendo ora, ma anche ciò che farà.

Fondendo i due data sets, possiamo creare un profilo di rischio molto più sofisticato, ottenibile in tempo reale. Naturalmente, oggi siamo agli inizi ma ciò diventerà possibile grazie alle innovazioni delle tecnologie digitali che stanno aprendo nuovi scenari strategici e operativi. I leader potranno abbracciare un pensiero olistico che andrà a beneficio di ogni livello della loro organizzazione creando una strategia visionaria, reinventando l’esperienza dei dipendenti, alimentando l’azienda attraverso i dati, collegando i sistemi con i processi, reimmaginando l’esperienza dei clienti, collaborando con altre aziende creando un ecosistema fertile e non dimenticando mai di incorporare le finalità e la sostenibilità come parte fondamentale dell’azienda.

A mio avviso, il più grande agente di cambiamento e la più grande opportunità per rendere le aziende, le organizzazioni e le società a prova di futuro è una trasformazione digitale olistica, inclusiva e sostenibile.

– Co-autore Pravina Ladva, Swiss Re Group Chief Digital & Technology Officer –

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