“Let’s Create” di IBM stimola le menti: il vero crogiolo dell’innovazione

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– Articolo in partnership con IBM –

Gli eventi tecnologici offrono confronti che stimolano la mente. “IBM Think Rome” è uno di questi. IBM ha accolto, nella splendida cornice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, esperti e aziende che operano nel mondo della tecnologia e dell’innovazione. È stato un piacere farne parte e uno stimolo per condividere le riflessioni che ho raccolto in questo articolo.

Il ruolo cardine della creatività al fianco della tecnologia

Possiamo considerare la creatività come un atteggiamento mentale, una capacità cognitiva degli esseri umani di creare e inventare o – come diceva Albert Einstein – “un’intelligenza che si diverte”. In tutti questi casi, dobbiamo riconoscere alla creatività un ruolo centrale nell’evoluzione della civiltà perché ci ha permesso di migliorare le nostre condizioni materiali, sociali e culturali.

Con il passare del tempo abbiamo realizzato cose straordinarie che ci hanno condotto all’era digitale. Tra queste, abbiamo trasformato le nostre operazioni in dati che vengono elaborati da algoritmi sempre più cognitivi in grado di ottimizzare il processo decisionale. Se questo è già impressionante, prepariamoci ad andare oltre.

Oggi, ci apprestiamo ad entrare nell’era post-digitale dove non faremo più caso al digitale, perché sarà ormai diventato parte della nostra vita quotidiana come l’elettricità, il telefono e l’acqua corrente. Non facciamo più caso all’elettricità tranne quando manca; allo stesso modo, tra qualche anno, non faremo più caso al digitale perché sarà diventato parte imprescindibile della nostra vita sociale e lavorativa. Ci accorgeremo solo della sua assenza in caso di problemi tecnici.

In realtà, la creatività, l’immaginazione e il desiderio di guardare oltre sono le leve che stanno alimentando una tale evoluzione. Ovviamente la tecnologia è sempre stata al nostro fianco come fiero alfiere della nostra capacità di sfruttare le opportunità degli strumenti e dei nuovi metodi. Ma la tecnologia da sola non è sufficiente, serve il nostro apporto.


L'importanza della creatività umana viaggia di pari passo con le nuove tecnologie nel percorso di Trasformazione Digitale Condividi il Tweet

“Let’s Create”: lo stimolo di IBM che unisce creatività e innovazione

Innovazione e creatività sono i due concetti su cui riflettevo durante l’evento IBM Think Rome 2022 . Lì ho avuto il privilegio di incontrare i nuovi ideatori che IBM ha selezionato per la sua iniziativa “Let’s Create”, un gruppo di visionari che hanno saputo coniugare la tecnologia con l’ingegno per creare valore per le loro aziende e per la società.

Tra gli esperti, ho avuto modo di confrontarmi con Chiara Coricelli – CEO, Pietro Coricelli S.p.A. – che mi ha illustrato come la sua azienda, insieme a IBM Consulting, abbia implementato la blockchain per garantire la tracciabilità e la trasparenza nella produzione del prezioso e squisito olio extravergine di oliva italiano.

Ho incontrato, poi, Milena Zappoli – Head of Environmental Innovation, Gruppo Hera, la quale è riuscita a utilizzare l’intelligenza artificiale di IBM Watson® Machine Learning per migliorare il processo di raccolta differenziata e aumentare il livello di recupero e riciclo dei materiali.

Altro discorso stimolante è stato anche quello con Paolo Mazza – People & Culture at BlueIT Società Benefit, impegnato insieme a IBM nell’automazione dei processi organizzativi. Il loro obiettivo è quello di ridurre l’intervento umano nelle procedure ripetitive e di basso valore così che le persone possano dedicarsi ad attività con un maggior contenuto motivazionale.

Ho concluso la giornata chiacchierando con Bianca Romano – IBM Client Engineering Manager – che mi ha mostrato come l’approccio innovativo e inclusivo di IBM magnifica la co-creazione con il cliente, accelerando lo scambio di conoscenze e trasformando le idee in nuovo valore aziendale.

Il binomio vincente resta l’unione tra tecnologia e creatività umana

Si conferma, così, quello che avevo intuito da tempo: la tecnologia da sola non basta, ci vuole la nostra mente, il nostro contributo intellettuale per vincere le sfide dell’era digitale. E le persone sono sempre più importanti nel percorso trasformativo aziendale che siamo abituati a definire come Digital Transformation.

Questo è il ruolo di IBM Consulting, il braccio di servizi professionali e consulenza di IBM, che sposa proprio il concetto di co-creazione, per generare nuove idee che hanno un impatto esponenziale e cambiano il nostro modo di agire.

IBM

 

Un team working inclusivo e olistico che considera – oltre alla tecnologia dove IBM ha già ampiamente mostrato le sue abilità – la nostra mente come massima espressione intellettuale delle nostre esperienze passate e delle pulsioni creative più profonde. Proprio come riportato nell’incipit sul loro sito web “Crediamo che ecosistemi aperti, tecnologie aperte, innovazione aperta e culture aperte siano la chiave per creare opportunità e la via da seguire per il business moderno e per il nostro mondo.”

Come non essere d’accordo con i loro principii; in fondo l’apertura mentale al nuovo è quello che ha permesso all’umanità di progredire a partire dalle prime aggregazioni sociali nell’era primitiva. L’unione delle nostre capacità cognitive ci ha sempre portato vantaggi maggiori rispetto a un approccio solitario.

Nel tempo, siamo stati in grado di mantenere vivo il fuoco che alimenta il fervido crogiolo della nostra mente, quello dove si forgia l’innovazione; un fuoco che va sempre alimentato per non fermare il percorso trasformativo degli uomini e, conseguentemente, delle imprese al servizio della comunità.

 

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