– Articolo in partnership con Veritas Technologies LLC. –
Il multi-cloud è stato accolto come un’unica architettura eterogenea in grado di ospitare una serie di servizi di cloud computing e di storage di diversi fornitori. Ma ora, quasi un decennio dopo, le organizzazioni si trovano a dover gestire, controllare e archiviare varie soluzioni con configurazioni diverse. E così, la soluzione al problema iniziale di costi ed efficienza ha creato nuovi e inaspettati problemi. Vediamo insieme quali.
La soluzione di un problema può generarne altri
Nella vita spesso incontriamo delle soluzioni efficaci per un problema iniziale ma che poi finiscono per crearne di nuovi. Senza rendercene conto, le nostre “soluzioni” a problemi complessi sono spesso solo passi parziali nella giusta direzione. Mi riferisco agli enormi progressi delle configurazioni cloud e, più in generale, della virtualizzazione, con le sue innovazioni e architetture sempre più complesse che risolvono molti problemi e ci permettono di rispondere ai requisiti delle applicazioni con accuratezza, precisione e orientamento.
Si pensi all’edge computing e ai servizi cloud che ci permettono di decentralizzare le funzioni delle applicazioni e l’elaborazione dei dati dove gli eventi si verificano effettivamente. Il cloud ibrido ne è un altro esempio, in quanto è composto da applicazioni e dati la cui gestione è suddivisa tra la nostra casa e il cloud. Ma andiamo oltre. Le emergenti questioni di sovranità dei dati stanno rivoluzionando le modalità di elaborazione e archiviazione dei dati. Sebbene le leggi dei Paesi varino, questi processi si svolgono spesso a livello locale e i dati corrispondenti devono rimanere a livello locale.
Inizialmente, il multi-cloud è stato accolto come un’unica architettura eterogenea in grado di ospitare una serie di servizi di cloud computing e di storage di fornitori diversi. Ma ora, quasi un decennio dopo, le organizzazioni si trovano a dover gestire, controllare e archiviare un’ampia gamma di soluzioni con configurazioni diverse. E così, la soluzione al problema iniziale di costi ed efficienza ha creato nuovi e inaspettati problemi.
La morale di questa storia è meglio catturata dal grande fisico teorico Albert Einstein, che disse: “Non si può risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero con cui lo si è creato”.
Un cambio di paradigma nella gestione e protezione dei dati nel cloud
Ho avuto modo di riflettere su questo aspetto mentre guardavo la presentazione di Petter Sveum per VMware Explore 2022. Adottando un approccio unificato alla configurazione multi-cloud, ha sottolineato la capacità di operare senza compromessi.
Se combinata con tattiche quotidiane, questa strategia consente a un’organizzazione di essere resiliente contro gli attacchi informatici e di ransomware, ossia gli utenti malintenzionati che criptano i dati e poi forniscono una chiave in cambio di un riscatto. L’approccio unificato di Sveum semplifica anche i processi di gestione dei numerosi ambienti eterogenei che il multi-cloud ci ha costretto a governare. Inoltre, migliora la visibilità complessiva dell’infrastruttura, dei costi e della conformità operativa. Sebbene questi elementi siano spesso sottovalutati, possono finire per diventare il tallone d’Achille di un’organizzazione, sia dal punto di vista finanziario che per i problemi legati alla supervisione.
Potrei continuare, ma senza dubbio è più utile mostrare ai CIO ciò che ho in mente qui sotto (sotto forma di infografica).
Gestione e protezione autonoma dei dati
NetBackup va ben oltre la gestione unificata attraverso un’interfaccia utente semplice e intuitiva: Gestione e protezione autonoma dei dati. Per spiegare il concetto di fondo, mi piace fare un parallelo con i veicoli a guida autonoma. Quando prendo il volante, scelgo la mia destinazione e l’auto mi trasporta lì accelerando, frenando e girando. Allo stesso modo, NetBackup esegue operazioni critiche in piena autonomia. Dopo aver impostato una strategia di gestione e protezione dei dati, esegue i backup, esegue la scansione dei dati alla ricerca di anomalie (come il malware) e ottimizza le operazioni per migliorare le prestazioni e ridurre il costo totale di proprietà dei modelli di protezione dei dati cloud.
Per risolvere i problemi del multi-cloud è necessaria una gestione e una protezione dei dati autonoma, impegnandosi per un cloud più sostenibile Condividi il Tweet
Impegno per un cloud più sostenibile
Inoltre, lo fa in modo ecosostenibile, vantando un tasso di risparmio del 95% per quanto riguarda l’ingombro dello storage e l’efficienza della trasmissione, e del -40% per quanto riguarda l’uso dell’istanza di calcolo.
Di fronte a tanta ingegnosità, non posso fare altro che esprimere il mio apprezzamento sia come (ex) sviluppatore di software – che conosce bene i limiti e i problemi – sia come cittadino globale che apprezza gli sforzi di sostenibilità. In definitiva, plaudo al cambio di paradigma che Veritas ha guidato nella gestione e nella protezione dei dati nel cloud con NetBackup, per non parlare del fatto che sta risolvendo molti problemi senza crearne di nuovi.