Gli attacchi DDoS, ovvero Distributed Denial of Service, sono una minaccia sempre più presente per la sicurezza dei sistemi online. Negli ultimi anni, questi attacchi sono diventati sempre più sofisticati e potenti, mettendo a rischio la disponibilità dei servizi online e la sicurezza dei dati sensibili. Analizziamo insieme cos’è un attacco DDoS, come funziona e quali sono le conseguenze per le aziende e per gli utenti.
Cos’è un attacco DDoS?
Gli attacchi DDoS sono un tipo di minaccia informatica che mira a rendere inaccessibili i servizi online. Il nome “DDoS” sta per “Distributed Denial of Service“, ovvero negazione distribuita del servizio.
Questi attacchi vengono effettuati inviando un’enorme quantità di richieste al server di destinazione, al fine di sovraccaricarlo e rendere il sito o il servizio inaccessibile agli utenti legittimi.
Gli attacchi DDoS possono essere effettuati da un singolo individuo o da un gruppo di persone che utilizzano una rete di computer infetti (nota come botnet) per amplificare il loro potere.
La prima identificazione risale agli anni ’90, ma negli ultimi tempi questi attacchi hanno subito un’evoluzione significativa, diventando sempre più sofisticati e potenti.
Conoscere gli attacchi DDoS: come funzionano e quali sono le conseguenze
Questa tipologia di attacchi comporta un impatto significativo sulla disponibilità dei servizi online e sulla sicurezza dei dati. Un attacco DDoS sovraccarica il server, rendendo inaccessibile il sito web o il servizio agli utenti legittimi. Ciò può causare perdite finanziarie e danni alla reputazione per le aziende che offrono questi servizi.
Ci sono diversi tipi di attacchi DDoS, ognuno dei quali mira a sovraccaricare il server in modo diverso.
Attacchi a livello applicativo
Gli attacchi a livello applicativo cercano di esaurire le risorse della vittima interrompendo i servizi. Un esempio è l’attacco Flood HTTP che inonda il server con numerose richieste HTTP come se si premesse ripetutamente il tasto di aggiornamento della pagina.
Questi attacchi possono variare da semplici a complessi, con implementazioni più avanzate che utilizzano molti indirizzi IP attaccanti e mirano a URL casuali tramite link di riferimento e agenti utente casuali.
Attacchi al protocollo
Gli attacchi che prendono di mira i protocolli di rete, noti come attacchi di esaurimento dello stato, possono causare interruzioni del servizio poiché utilizzano un’eccessiva quantità di risorse del server o dell’infrastruttura di rete come firewall e bilanciatori di carico. Un esempio di questo tipo di attacco è l’attacco flood SYN, il quale sfrutta il processo di handshake TCP – una procedura attraverso la quale due computer stabiliscono una connessione di rete – per inviare pacchetti SYN di richiesta di connessione iniziale, utilizzando indirizzi IP falsificati, il che può esaurire le risorse della vittima.
Questa tipologia di attacco può essere paragonata ad un impiegato che lavora in un magazzino e che viene sopraffatto da un’eccessiva quantità di richieste di pacchi, impedendogli di soddisfare tutte le richieste a causa della mancanza di risorse a disposizione.
Attacchi volumetrici
Gli attacchi volumetrici cercano di creare congestione inviando grandi quantità di dati alla vittima e saturando la sua larghezza di banda. Un esempio è l’amplificazione DNS, un tipo di attacco informatico che tenta di sovraccaricare un server o una rete inviando una grande quantità di richieste DNS, utilizzando un indirizzo IP sorgente contraffatto in modo da far sembrare che la richiesta provenga dalla vittima.
Il server DNS risponde con una risposta molto più grande rispetto alla richiesta iniziale, amplificando così il traffico di rete inviato alla vittima, che viene sommersa dal volume di dati in arrivo.
Questo attacco può essere paragonato a un trucco di magia in cui una moneta sembra aumentare di dimensioni quando viene posizionata in una scatola speciale. In questo caso, il trucco consiste nel generare una risposta molto grande da una piccola richiesta, sovraccaricando così la vittima designata.
Proteggersi dagli attacchi DDoS
Difendersi dagli attacchi DDoS può risultare complicato, ma ci sono soluzioni disponibili per proteggere i sistemi online dalle minacce informatiche. È importante che le aziende e gli utenti siano consapevoli di come funzionano questi attacchi e prendano le misure necessarie per proteggere i propri sistemi.
Per proteggere i propri sistemi da attacchi DDoS, le aziende e gli utenti possono adottare una combinazione di misure tecnologiche e pratiche di sicurezza informatica. Usare soluzioni di protezione DDoS, come firewall e filtri per il traffico Internet, per bloccare richieste dannose prima che raggiungano il sistema è fondamentale.
Queste soluzioni possono essere ospitate dal provider di servizi Internet o essere implementate in modo autonomo all’interno della rete aziendale.
Inoltre, le tecnologie come il Content Delivery Network (CDN) possono aiutare a distribuire il carico di lavoro su più server, riducendo la quantità di richieste che un singolo server deve gestire.
Questo può aiutare a mitigare gli effetti di un attacco DDoS, poiché i server possono continuare a fornire il contenuto anche se una parte di essi viene colpita da richieste dannose.
Alcuni consigli pratici
Per garantire la sicurezza informatica, è fondamentale mantenere sempre aggiornati software e sistemi operativi, creare password robuste con l’ausilio di generatori di password sicure e formare gli utenti sulle minacce informatiche e sulle modalità per evitarle. Inoltre, è consigliabile effettuare test di penetrazione regolari e monitorare costantemente il traffico di rete per individuare eventuali attacchi informatici.
Proteggersi da attacchi DDoS è possibile con soluzioni personalizzate basate sull’Intelligenza Artificiale per bloccare richieste dannose. Misure di sicurezza adatte riducono il rischio di attacchi e garantiscono l’operatività dei sistemi online.

Reagire in tempo per ridurre i danni
Reagire a un attacco DDoS può essere complesso e richiedere tempo, ma ci sono alcune misure che possono essere adottate per minimizzarne l’impatto.
La prima cosa da fare è identificare la fonte dell’attacco, che può essere fatta tramite l’analisi del traffico della rete o l’utilizzo di strumenti specializzati.
Una volta identificata la fonte, è possibile bloccare il traffico dannoso o redirigerlo verso una soluzione di mitigazione DDoS, come un servizio di protezione cloud.
Garantire la continuità del proprio business: conclusioni sugli attacchi DDoS
In conclusione, gli attacchi DDoS rappresentano una delle sfide più importanti per la sicurezza informatica di oggi. Rappresentano una minaccia in continua evoluzione e richiedono un’attenzione costante e una preparazione adeguata per garantire la sicurezza online. Conoscere gli attacchi informatici e prevenire il rischio protegge la presenza online e garantisce la continuità del business.
I danni causati dagli attacchi DDoS possono essere enormi, dalla perdita di dati sensibili all'interruzione delle attività aziendali. È fondamentale essere preparati e prendere le misure adeguate per prevenirli Condividi il Tweet