– Articolo in partnership con Panasonic –
Un recente sondaggio condotto da Panasonic tra i professionisti del settore in Germania e nel Regno Unito, ha rivelato una distribuzione relativamente uniforme delle opinioni su due impegni chiave: ridurre le emissioni della propria catena del valore e contribuire a evitare le emissioni di CO2 attraverso nuove tecnologie e attività. Come? Scopriamolo insieme.
Il potere di lavorare insieme
C’è un’espressione italiana comune che risale ai tempi di Nerone, quando il cortigiano romano Petronio scrisse “manus manum lavat” nel Satyricon. Tradotto liberamente, significa che quando una mano lava l’altra il risultato (e il processo) è di gran lunga superiore. In tempi moderni, abbiamo aggiunto “e insieme lavano il viso” per indicare l’importanza di adottare un approccio olistico e di squadra a qualsiasi ostacolo che si incontra. Questo concetto potrebbe ricordarvi che il suo cugino inglese è “se tu mi gratti la schiena, io la gratto a te”.
A questo punto vi starete chiedendo perché sto iniziando un articolo sulla sostenibilità aziendale con un modo di dire sul lavaggio delle mani. Ebbene, a mio avviso, il lavoro di squadra, cioè l’unione delle mani per una causa comune, genera risultati di gran lunga superiori a quelli ottenuti da un singolo individuo.
Il potere di due mani: l’indagine di Panasonic sulle misure di sostenibilità aziendale
A livello più profondo, questo sentimento mi è stato ricordato leggendo il recente sondaggio condotto da Panasonic su oltre mille professionisti aziendali in Germania e nel Regno Unito, che ha misurato la loro consapevolezza delle misure di sostenibilità e delle priorità aziendali. In particolare, mi ha colpito la distribuzione uniforme delle opinioni su due fronti, ossia:
- Ridurre le emissioni della propria catena del valore (Ambito 1, 2 e 3).
- Contribuire a evitare le emissioni di CO2 attraverso le tecnologie e le attività esistenti e nuove.
Se considerassimo ciascuno di questi impegni come una singola mano, la conclusione logica sarebbe che se finiamo per fare entrambi, possiamo fare molto di più.
Per fare un lavoro “a due mani“, ogni azienda manifatturiera – oltre a ridurre le emissioni legate alla sua catena del valore – dovrebbe valutare come il suo scopo aziendale possa aggiungere valore rispetto all’evitare le emissioni. In altre parole, come può aiutare gli altri a diventare più sostenibili e a ridurre la quantità di energia che consumano durante le attività e i compiti quotidiani.
Trasformare i modelli operativi aziendali: L’importanza di strategie e impegni sinceri per la sostenibilità
Sebbene tutto questo suoni bene in teoria, trasformare il modello operativo di una grande azienda non è un’impresa da poco. Tuttavia, con la giusta strategia, visione e investimenti, può diventare molto più fattibile. Se avete bisogno di ulteriori motivazioni, vale la pena sottolineare che, nello stesso studio, l’80% degli intervistati ha dichiarato che “la sostenibilità ambientale gioca un ruolo importante nelle decisioni di acquisto e nel processo di approvvigionamento“. In altre parole, c’è una tendenza crescente verso il value investing.
Tenendo conto di ciò, è fondamentale approcciare le strategie con sincerità piuttosto che creare una facciata, giocare con le tendenze o con la mera ottica. In alternativa, con il giusto impegno, un piano solido e una rendicontazione trasparente, è possibile valutare i risultati e dimostrare i successi ottenuti, che, idealmente, aprono la strada a un futuro più luminoso per le generazioni a venire.
A titolo di esempio, l’impegno di Panasonic per diventare più sostenibile e consentire ad altri – soprattutto ai suoi clienti – di passare all’energia pulita e di evitare le emissioni è un esempio forte. Il loro approccio “a due mani” è stato evidente anche nell’analisi che ho condotto sull’indagine 2022 dell’azienda e sul loro piano per contribuire alla decarbonizzazione della società.
Mentre la mano sinistra di Panasonic riduce le emissioni associate alla sua attività lungo l’intera catena del valore, la mano destra si concentra sull’evitare le emissioni della società attraverso l’implementazione di un’espansione delle tecnologie climatiche esistenti e la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie e soluzioni per l’energia pulita. Insieme, stanno rendendo il nostro villaggio globale più sostenibile.
Conclusione
Oltre a dichiarare il proprio impegno per la sostenibilità, chiedo alle aziende di dare seguito con fatti e strategie mirate, investimenti, traguardi, e di verificare i risultati per migliorare i processi. Con Panasonic non pretendo di essere un esaminatore, ma piuttosto uno spettatore che interpreta i risultati e poi ne scrive attingendo alla mia pluriennale esperienza sul campo, oltre che alla mia passione per la sostenibilità.
Con entrambe le mani, vi scrivo per raccontarvi l’entusiasmante percorso creativo-comunicativo che sto portando avanti a stretto contatto con Panasonic. In definitiva, mi rincuora l’impegno di questa multinazionale, non solo nei confronti dei suoi azionisti (in termini assoluti) ma anche nel tenere conto delle esigenze di tutti gli stakeholder e del futuro del nostro pianeta.
Unire le mani per una causa comune genera risultati di gran lunga superiori a qualsiasi sforzo individuale. Diamo seguito agli impegni di sostenibilità con strategie mirate, investimenti e trasparenza per un futuro più luminoso. Condividi il Tweet